La grande mistificazioni a luci spente

Si sta perpretando una colossale ruberia ai danni del sistema economico nazionale degli ultimi due secoli, una paradossale e profondamente antigiuridica situazione che nemmeno una sia pur timida sentenza della Cassazione a Sezioni Unite riesce a scalfire. 

Benché questo sito nasca con l’obiettivo di informare a tutto campo nel settore dei rapporti bancari (oltre che sui massimi e minimi sistemi di economia), in questi tempi sono costretto a concentrare le attenzioni esclusivamente su una delle più grandi mistificazioni (verrebbe voglia per la verità di denominarle truffe o ruberie) a vantaggio del sistema bancario di questo secolo, e anche del precedente.

Da quando uno sparuto gruppo di studiosi ha scoperto gli altarini e messo alla luce il furbesco modo di calcolare gli interessi sui mutui a rimborso graduale, seguiti da un illuminato ma altrettanto sparuto gruppo di Giudici, si assiste ad una lotta impari: verrebbe da dire che questa lotta è tra la verità e l’ignoranza, ma purtroppo in realtà la lotta è tra la giustizia e il pregiudizio, tra i principi cardine dell’ordinamento giuridico e gli interessi del settore bancario. Si sta perpetrando da decenni una delle più grandi ruberie ai danni dei consumatori e delle imprese, senza che paiano esserci speranze di scalfire questo sistema di violazione della legge.

E’ una situazione paradossale e diabolica che si perpetua nel silenzio generale.

Gli studiosi più illuminati e seri, alcuni Giudici volenterosi di addentrarsi in una materia certamente ostica, non riescono a far breccia un in sistema di pregiudizi e favoritismi che pare al momento nulla possa scalfire.

Gli interessi sui mutui a rimborso rateale sono calcolati in modalità palesemente contra legem, gli interessi sui mutui sono addebitati con un algoritmo estremamente vessatorio e palesemente più oneroso rispetto alla alternativa giuridicamente disposta, una massa di denaro imponente passa nelle casse delle banche a dispregio della normativa: ma l’impegno di pochi contro i mulini a vento porta a risultati tristemente deludenti.

Ho detto nelle scorse settimane di una sentenza della Corte di Cassazione a Sezioni Unite che, nonostante una decisione sibillina e fortemente influenzata o da pregiudizio o da volontà politica, tuttavia ha lasciato ampi spazi tra i quali lavorare seriamente per ripristinare la legalità ( li ho illustrati negli scorsi articoli, questi spazi), ma le prime sentenze di alcuni Tribunali seguiti a quella decisione pervicacemente percorrono la stessa strada di mistificazione, raggiri, interpretazioni palesemente erronee e tese solo a mantenere uno status quo favorevole ai forzieri bancari. Come accadde con l’anatocismo sui conti nel lontano 2000 e con la famigerata commissione di massimo scoperto nel 2009, sconfessati entrambi da interventi legislativi, è necessario creare un movimento di opinione giuridica che porti ad un provvedimento politico per mettere fine alla mistificazione.

 


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