La rata dei mutui

Come si calcola la rata dei mutui

Allorchè si accede ad un mutuo, sia esso garantito da ipoteca, per importi più rilevanti, o non garantito da ipoteca, con la banca si concorda un importo da erogare, un tasso nominale da applicare, il numero di rate attraverso cui rimborsare il capitale e i relativi interessi. Sono poi anche da concordare alcune spese accessorie e commissioni in favore della banca. Definiti Capitale, tasso di interesse e numero di rate, questi dati non sono ancora sufficienti per capire a quanto ammonti la rata ( mensile, trimestrale  o semestrale): ed è questo il dato che più interessa al prenditore del mutuo, al fine di conoscere da un lato la sostenibilità dell'impegno in relazione al suo reddito, dall'altro per capire a quanto corrisponda il monte interessi, la remunerazione a beneficio della banca per il capitale preso a prestito. Nella convenzione con la banca non ci si può fermare a definire il tasso di interesse da applicare al mutuo, ma si deve anche chiedere alla banca quale formula essa utilizzerà per calcolare la rata, altrimenti la banca, di sua iniziativa, applicherà la formula cosiddetta del "regime composto" in luogo della formula del "regime semplice" : la prima conduce ad un importo di rata più alta rispetto alla seconda. Certamente sarà complesso discutere con l'interlocutore in banca di questa circostanza, giacchè in linea di massima è poco conosciuta financo agli operatori bancari, poichè è un modus operandi  sedimentato nel tempo e mai messo in discussione da nessuno: è giunta l'ora di rimettere in discussione anche questo. 


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