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Ancora sull’inflazione

Ancora sull’inflazione

In tutti i paesi Europei e negli Stati Uniti l’inflazione sta minacciosamente alzando la testa: financo nella virtuosa Germania, che sulla paura dell’inflazione ha costruito la sua politica economica dell’ultimo secolo ) nei timori di ritorni pericolosi del suo stesso passato, fondata su criteri rigorosissimi di spesa pubblica e di equilibrio di bilancio. Fino ad ora le Banche Centrale hanno tenuto un profilo adeguato alla politica monetaria accomodante ed espansiva generata dalla pandemia: tassi bassissimi fino a zero o inferiori, sostegno negli acquisti dei titoli pubblici a finanziare una spesa pubblica sempre crescente. Ma con i tassi di inflazione che ormai giungono al 4-5 % questa politica accomodante non dovrebbe durare molto dando luogo a un rialzo dei tassi. Il timore, non del tutto infondato, è che l’inflazione dei prossimi mesi, o comunque del medio periodo, non possa essere nemmeno affrontata con il classico meccanismo di aumento dei Tassi. Dagli anni 70 dello scorso secolo, ai primi focolai di inflazione, le banche Centrali Nazionali, e poi anche la Banca Centrale Europea dalla sua creazione, aumentavano i tassi di riferimento, sicchè , crescendo il costo dei finanziamenti alla Economia, si raffreddava il ricorso ai prestiti per invstimenti e consumi e con esso si mitigava la crescita della domanda di beni e servizi e dunque dei loro prezzi: così si teneva a bada l’inflazione. In questa fase tuttavia, per far tornare a crescere le economie piagate dalla pandemia, le banche Centrale hanno inondato il sistema di liquidità, sia con l’acquisto dei titoli di Stato sia con i piani pubblici di sostegno alla economia. nei prossimi due – tre anni l’Europa vedrà l’erogazione di alcune migliaia di miliardi di Euro: la sola Italia di circa trecento miliardi di Euro che saranno utilizzati per i più disparati e noti programmi di investimento. Sono denari che verranno spesi alimentando una domanda di beni e servizi di consumo e di investimenti che inevitabilmente si rifletterà sui prezzi degli stessi beni e servizi, al punto che la misura di aumento dei tassi a raffreddare l’inflazione non avrà se non minimi riflessi. Sarà  talmente tanta la liquidità nel sistema economico che non si potrà fermare l’inflazione.

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