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I crediti deteriorati

I crediti deteriorati

Gli NPL sono i crediti che le banche non riescono a riscuotere dai loro clienti. Negli ultimi anni, complici le susseguenti crisi finanziarie del 2008 e dell’era Covid, nonché atteggiamenti spavaldi e conniventi nelle concessioni di prestiti, le banche avevano accumulato un ammontare colossale di crediti che non riuscivano ad incassare. Si è sviluppato così il fenomeno delle cessioni dei crediti a società finanziarie estere o nate ad hoc, dotate comunque di ingenti risorse che hanno acquistato questi crediti dalle banche.

Lo schema è questo: la Banca ALFA ha un credito di 10.000,00 euro verso Caio sempronio che non riesce ad incassare; la finanziaria BETA compra dalla banca ALFA quel credito pagandolo 2.000,00 euro. La banca ALFA accusa in bilancio una perdita di 8.000,00 (tuttavia con annessi di benefici fiscali e in termini di risorse liberate per altri investimenti) . LA finanziaria BETA tuttavia, che ha comprato il credito di 10.000,00 dalla banca pagandolo solo 2.000,00, chiederà al debitore originario, Caio Sempronio, sempre 10.000,00, circostanza che gli consente, se Caio paga, di avere un utile colossale di 8.000,00 su 2.000,00 di investimento, un utile pari al 400% !!!

Davanti a questo banchetto si è scatenato un proliferare di fondi di investimento mondiali, nuove finanziarie magari fondate e gestite dalle stesse banche , un banchetto in cui hanno cominciato a lucrare cifre spaventose le società cessionarie, ad avere benefici diretti ed indiretti le stesse banche, restando fuori sempre il debitore, privato o impresa, che vede il proprio debito inalterato e aggredito in tutti i modi possibili, oltre che vessato in maniera indecente, dalle società cessionarie.

In pochi casi alcuni professionisti riescono a trattare con questi enti/società cercando di addivenire a transazioni che conducano, a fronte dei 10.000,00 dovuti, a pagare cifre in qualche modo inferiori.

Davanti a questo banchetto per alcuni, disastro finanziario per le controparti, sembra davvero lodevole l’iniziativa politica in corso che tuttavia ancora non è approdata ad alcun provvedimento legislativo: consentire al debitore di conoscere il prezzo di acquisto del suo debito ( prezzo  fino ad ora rimasto del tutto segreto e celato negli accordi di cessione) e pretendere di liberarsi dal debito pagando al cessionario una cifra ipotizzata pari a circa il 20% in più del prezzo medesimo: nel ns.esempio pagando alla cessionaria 2.400,00 euro invece dei 2.000,00 pagati alla banca dal cessionario. Si assicura comunque un profitto dignitoso al cessionario e si aiuta il debitore a pagare una cifra congrua rispetto alle sue possibilità.

Approfondiremo l’argomento.

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